" la maggior parte di noi, che ne siamo consapevoli o meno ( e per lo più non lo siamo) spera qualcosa di eterno. Nel frattempo, poniamo le nostre speranze in cose più immediate: l'amore , il piacere, la ricchezza, l'amicizia, il fine settimana, le vacanze estive, un affare, una tazza di caffè con un amico. [...]
così giriamo alla cieca in un deserto di sensazioni e avventure che non fanno altro che titillare i nostri aneliti con l'assenza di ciò che desideriamo.
Ci concediamo il "lusso" di poter spiegare l'attuale caos di pessimismo e ansia con il risultato di una crisi soltanto economica.
dappertutto nel mondo occidentale gli esseri umani hanno cercato di compensare l'eliminazione della speranza trascendentale chiedendo in prestito enorme somme di denaro, per poter creare tante nuove forme di speranza per sostenere l'ottimismo umano.
Ma ci vuole un mutuo maledettamente grande per sostituire Dio."
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