mi è piaciuto lo spunto provocatorio da cui si è partiti:
"non esistono fatti ma solo interpretazioni"
i filosofi nell'articolo dibattono sul significato del "realismo", e devo dire che sono proprio rimasto indietro con la filosofia. Ma per il resto mi appunto qualche pensiero dell'articolo:
- Ferraris: "con il nuovo realismo si vuol mettere in discussione che l'idea di realtà sia socialmente costruita e infinitivamente manipolabile e l'idea che la verità e l'oggettività siano nozioni inutili, cosicché i fatti possono essere ridotti a interpretazioni"
- Da Re: "noi infatti non possiamo fuoriuscire dalla nostra soggettività e nemmeno dalle nostre interpretazioni".
- Ferraris: " accertare la realtà (che non è solo quello che dice la scienza) non è accettarla, ma la prima condizione per trasformarla, altrimenti non saremmo in grado di distinguere fra trasformare il mondo e sognare di trasformarlo.
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