Tra i vari confronti che ho mi sembra di poter riassumere (forse un po' sempliciottamente, ma intanto la butto li) che quotidianamente i nostri programmi si scontrano con la realtà degli eventi e delle proposte e questo porta inevitabilmente a due possibili conclusioni: o una rottura di scatole rispetto a quello che avevamo preventivato; o ad una inaspettata contentezza.
Forse allora è meglio non dare troppo credito ai nostri programmi (che pure un mino dovranno pur essere impostati quanto a lavoro ect...) e a rimanere curiosi verso quello che avverrà oggi?
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