Alla luce della morte e risurrezione di Cristo la malattia non appare più come evento esclusivamente negativo: essa è vista piuttosto come una “visita di Dio”, come un’occasione “per sprigionare amore, per far nascere opere di amore verso il prossimo, per trasformare tutta la civiltà umana nella civiltà dell’amore.”
B. Giovanni Paolo II
La sofferenza fine a se stessa è davvero insopportabile, ma il “senso” che può assumere può donare davvero la Felicità e la Salvezza
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