riflettevo su cosa mi piacesse di una canzone….personalmente mi rendo conto di avere gusti molto vari…la classica è un punto fermo, Battisti un altro, ma ritrovo nella mia playlist rock, pop, new age, celtica, metal, strumentale, ….altri….
Note e parole vibrano con le mie emozioni, quasi vi coincidono, e quasi sembrano gli amplificatori con cui risuona quel che è dentro di me…
allo stesso modo le note di questa bellissima canzone ricordano qualche….notte…
” La tua pace non dipenda dalle parole degli uomini. La pensino infatti bene o male di te non per questo sei diverso da quello che sei realmente”
Bellissima frase che ho letto in questi giorni. É importante e formativo confrontarsi, ma per poter fare un passo, in avanti o indietro che sia, é pur sempre fondamentale avere un punto d’appoggio da cui partire per non lasciarsi continuamente strattonare. Spesso non esiste solo il giusto o solo lo sbagliato….ma l’importante é lo scegliere.
Ho letto una bella domanda in un blog qui vicino, me la voglio riproporre per la semplicità e schiettezza posta dall’autrice ed abbozzare una possibile risposta:
“l fatto di essere innamorati di un tizio o di una tizia è una cosa che bisogna CAPIRE (e quindi può richiedere anche molto, moolto tempo) oppure è una cosa che O C’è O NON C’e già dal primo momento?”
penso inizialmente tutto nasca da una scintilla, anche se piccola, che accende un desiderio, un’ipotesi, che tuttavia ha in parte bisogno di essere compresa. Un po’ come penso sia l’amore sincero e duraturo: un misto di pennellate apparentemente confuse che dipingono una splendida tela. Il momento in cui cominci a dipingere è indecifrabile. Possono passare anni o pochi istanti ma non puoi prevedere quando i tuoi occhi si perderanno nei suoi lasciando il cuore in sobbalzo o il sussurro di poche parole ti ruberanno il respiro…..accade…..”et excrucior”
Alla luce della morte e risurrezione di Cristo la malattia non appare più come evento esclusivamente negativo: essa è vista piuttosto come una “visita di Dio”, come un’occasione “per sprigionare amore, per far nascere opere di amore verso il prossimo, per trasformare tutta la civiltà umana nella civiltà dell’amore.”
B. Giovanni Paolo II
La sofferenza fine a se stessa è davvero insopportabile, ma il “senso” che può assumere può donare davvero la Felicità e la Salvezza
Che dire? Cerco di riascoltare il suono delle note e mi sono capitati due grandi maestri che hanno solcato la mia adolescenza e mi appunto queste due canzoni….
Settimana veramente strana, in cui ho avuto un po’ di tempo per me, per i miei pensieri che forse da un po’ non ascoltavo.
In tutto questo mi accorgo di qualcosa…o meglio rivedo le stesse cose con considerazioni nuove….
Ho la presunzione forse a volte di essere capace di analizzare le cose che mi capitano, più in generale la realtà che tutti i giorni vivo, con completezza, lucidità, a 360°.
Ma non è così…ogni tanto si riesce a intravedere una nuova luce, un qualcosa, un “senso” (per dirla come Elisa) che aggiunge nuove considerazioni e in grado di dare, di darmi, una nuova prospettiva, nuovi colori e nuove emozioni che completano progressivamente quella mia visione tanto chiara, che mi illudevo (a questo punto) fosse tanto chiara!
Tutto questo si traduce in un mix di timore ed entusiasmo….è difficile prevedere come possano virare le emozioni….temo i grigiori delle difficoltà ma attendo ugualmente i rosei sorrisi e i luminosi albori della felicità.
Presente e costante è questo “senso” che mi accompagna e che a volte è proprio un “senso di te”…….
Bellissima canzone, triste ma capita anche a fagiolo con i pensieri di questo periodo.
Tra i vari confronti che ho mi sembra di poter riassumere (forse un po' sempliciottamente, ma intanto la butto li) che quotidianamente i nostri programmi si scontrano con la realtà degli eventi e delle proposte e questo porta inevitabilmente a due possibili conclusioni: o una rottura di scatole rispetto a quello che avevamo preventivato; o ad una inaspettata contentezza.
Forse allora è meglio non dare troppo credito ai nostri programmi (che pure un mino dovranno pur essere impostati quanto a lavoro ect...) e a rimanere curiosi verso quello che avverrà oggi?
rileggevo il post precedente. E' una parte di alcuni bellissimi e stimolanti confronti di alcuni anni fa e ponevo (anche in modo provocatorio) le mi domande.
Le domande sono sempre più o meno le stesse, con qualche variante che il tempo inserisce.
Allora come ora non ho la risposta, ma ho fiducia nel credere di avere un'intuizione della direzione da intraprendere.
e' come se avessi la parvenza di un profumo che ha il sapore di ciò cui anelo; come se intravedessi il tenue bagliore della luce cui voglio arrivare.
Mi alzo dal letto perchè quello che faccio ha il tenue sapore di quello che desidero e mi rende felice.
Vivo nella realtà in cui mi alzo il mattino, faccio pipì, e parto col mio tram tram quotidiano. Un bel giorno mi chiedo, ma chi me lo fa fare di alzarmi? Cosa cavolo mi serve fare quello che faccio? Cosa mi muove e mi costringere a scendere dal letto? La ricerca? E la ricerca di che……tanto sto bene sotto le coperte. Devo trovare una buona cosa da cercare, che sia allettante, che la desideri a tal punto da farmi scendere. Metti anche che mi alzo….mi metto a cercare la verità delle cose?? Ammesso anche che la trovi come faccio a distinguerla dalla menzogna??? Quale metodo uso per riconoscerla??? E se scoprissi poi che la verità tanto sospirata è invece fatta solo dalle ombre che sono proiettate sul fondo della caverna e io fossi incatenato????? Io voglio semplicemente trovare il motivo buono per potermi alzare. La ricerca del vero o della menzogna, non sono nulla di così allettante quanto le mie lenzuola! Ammesso poi che io sia in grado di distinguere la verità dalla menzogna. Ricerco l’amore????? Bello questo…..magari un piede lo metto per terra…..poi vedo che tanto ad amare qualcuno…tac che rischi di prenderlo in quel posto…e dal letto rischi di passare alla tomba!!! Meglio il letto va!!!! Solo che poi ti stufi anche di quello…ti diventa insopportabile….e chi meglio del divano con tv può sostituire il letto!!!!!! Passivamente assorbi vuote cognizioni di una realtà che osservi ma non vivi! Diresti, a questo punto meglio muoversi no? E a che vale? Se il desiderio di muoverti ti manca? Se non c’è una valida alternativa per cui valga la pena di svegliarsi!!!! Se poi come dici la risposta a questo mio desiderio, a questa mia domanda di riuscire a trovare questa “ragione di vita” non la troverò mai…….allora apprezzo e ammiro la scelta di quei tanti filosofi e pensatori che arrivati a questo punto con la loro irraggiungibile logica hanno pensato di scegliere l’unica cosa che l’uomo possa veramente decidere di se stesso!!!!! La ricerca ok, è fondamentale, ma il motivo della mia ricerca!?!?!’!?! Perché istintivamente sono portato a cercare qualcosa? cosa mi porta a cercare? e cosa devo cercare??????
mi è piaciuto lo spunto provocatorio da cui si è partiti:
"non esistono fatti ma solo interpretazioni"
i filosofi nell'articolo dibattono sul significato del "realismo", e devo dire che sono proprio rimasto indietro con la filosofia. Ma per il resto mi appunto qualche pensiero dell'articolo:
- Ferraris: "con il nuovo realismo si vuol mettere in discussione che l'idea di realtà sia socialmente costruita e infinitivamente manipolabile e l'idea che la verità e l'oggettività siano nozioni inutili, cosicché i fatti possono essere ridotti a interpretazioni"
- Da Re: "noi infatti non possiamo fuoriuscire dalla nostra soggettività e nemmeno dalle nostre interpretazioni".
- Ferraris: " accertare la realtà (che non è solo quello che dice la scienza) non è accettarla, ma la prima condizione per trasformarla, altrimenti non saremmo in grado di distinguere fra trasformare il mondo e sognare di trasformarlo.
durante la cena ho guardato un pezzo del film "il pianista".
Mi chiedo come così tante persone abbiamo potuto dar seguito a comportamenti così disumani verso altri uomini e ancor peggio pensare come possa succedere anche oggi!
Come bisogna fare per cambiare le cose??? Siamo ossessionati dalla "crisi", dalla "salute", dalla tecnologia; ma come si può fare per stare semplicemente accanto ad un'altra persona?!?! come si può aiutare ?
ho il dubbio sempre più fondato che la Medicina confonda proprio le idee e sempre più mi convinco che salute e "star bene" non sono la stessa cosa!!!!!
" la maggior parte di noi, che ne siamo consapevoli o meno ( e per lo più non lo siamo) spera qualcosa di eterno. Nel frattempo, poniamo le nostre speranze in cose più immediate: l'amore , il piacere, la ricchezza, l'amicizia, il fine settimana, le vacanze estive, un affare, una tazza di caffè con un amico. [...]
così giriamo alla cieca in un deserto di sensazioni e avventure che non fanno altro che titillare i nostri aneliti con l'assenza di ciò che desideriamo.
Ci concediamo il "lusso" di poter spiegare l'attuale caos di pessimismo e ansia con il risultato di una crisi soltanto economica.
dappertutto nel mondo occidentale gli esseri umani hanno cercato di compensare l'eliminazione della speranza trascendentale chiedendo in prestito enorme somme di denaro, per poter creare tante nuove forme di speranza per sostenere l'ottimismo umano.
Ma ci vuole un mutuo maledettamente grande per sostituire Dio."